Ortodonzia tradizionale

Ortodonzia tradizionale a Venezia

L’ortodonzia è quel settore odontoiatrico che attua sistemi di correzione del sorriso, con l’intento di risolvere problemi di malocclusione. Mira quindi a ripristinare il corretto equilibrio fra i singoli elementi dentali e poi quello tra arcata superiore e arcata inferiore.

Ortodonzia fissa e mobile: differenze
L’ortodonzia può essere suddivisa in due principali branche: quella fissa e quella mobile.

Ortodonzia Fissa

L’ortodonzia fissa è la branca che prevede l’impiego di apparecchi non rimovibili dai pazienti, poiché fissati permanentemente dal dentista alla superficie del sorriso (mediante l’utilizzo dei brackets). Questi apparecchi vengono modificati periodicamente (con il cambio dell’arco ortodontico), ma sempre e soltanto dall’odontoiatra.

Ortodonzia Mobile

L’ortodonzia mobile, invece, attua una correzione dei sorrisi che registrano una malocclusione mediante l’utilizzo di mascherine removibili. Queste possono essere indossate e rimosse dai pazienti in maniera abbastanza autonoma, ma sempre secondo le direttive dettate dal dentista. Se non indossati per un numero prestabilito di ore giornaliere, infatti, gli apparecchi mobili rischiano di divenire inefficaci.

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Scopri tutti i dettagli dell’ortodonzia tradizionale

L’ortodonzia fissa è capace di porre rimedio a tutte le malocclusioni legate ad un disallineamento dentale o ad un rapporto scorretto tra l’arcata superiore e quella inferiore. Solo in casi estremi (quando sono presenti anche delle importanti malformazioni ossee), l’ortodonzia fissa può rivelarsi inefficace. In questi casi bisogna infatti ricorrere alla chirurgia, ed eliminare il difetto osseo causa del problema.

Per il resto, l’ortodonzia risulta pienamente efficace: risolve casi di affollamento dentale, di morso incrociato, aperto ecc.

L’apparecchio fisso più diffuso è quello classico, in metallo, che si compone dei brackets e dell’arco ortodontico, componente responsabile dell’effettivo lavoro di correzione del sorriso. L’arco passa attraverso ogni brackets e sposta i denti verso la corretta posizione.

Esistono poi altri modelli di apparecchio, magari meno diffusi, ma ugualmente efficaci. Ci riferiamo in particolar modo a quelli in ceramica e agli apparecchi linguali.

Gli apparecchi in ceramica funzionano allo stesso modo di quelli in metallo, ma sono composti di un materiale certamente più discreto e meno in contrasto con il colore bianco dei denti rispetto al metallo.

Gli apparecchi linguali, aventi il medesimo principio di correzione, vengono fissati nella parte interna dei denti anziché in quella esterna. Questa caratteristica ci permette quindi di definirli come la soluzione ideale per chi vuole correggere il proprio sorriso in maniera discreta e senza dare nell’occhio.

Possono ricorrere agli apparecchi fissi tutti i pazienti con malocclusioni che abbiano completato il processo di sviluppo e consolidamento delle ossa facciali. Facciamo quindi riferimento ai pazienti con un’età superiore ai 10-11 anni, prima della quale questo processo sta ancora avvenendo.

È bene mettere l’apparecchio perché le malocclusioni portano ad innumerevoli problemi funzionali, nonché ad un sorriso esteticamente poco piacevole. Non solo: le malocclusioni sono spesso la causa insospettabile di problemi fisici quali mal di testa, torcicollo, mal di schiena ecc.

In caso di malocclusione, rivolgiti quindi ai tuoi dentisti di fiducia dello Studio Massimo Seno. Lascia i tuoi recapiti telefonici attraverso il modulo di contatto online, spiegaci il tuo problema e ti chiameremo presto per prenotare una visita in studio.

La prima visita non dovrebbe mai essere posticipata dopo i 3 anni. In realtà, i primi controlli sono doverosi già in una fascia che va dai 18 ai 24 mesi di vita. È infatti in questo periodo che i denti possono registrare le prime carie o le prime storture.

Si tratta anche di un periodo in cui sono molto frequenti le abitudini viziate (eccessivo uso del biberon o del ciuccio, vizio di succhiarsi il pollice ecc.). Questi comportamenti possono generare problemi ai denti e condurre a malocclusioni che, se non trattate, andranno a consolidarsi con la crescita del paziente.

Le nostre strategie

Per migliorare l’esperienza della visita odontoiatrica, noi dello Studio Massimo Seno facciamo quanto in nostro potere per rendere l’ambiente di lavoro il più rilassante e rassicurante possibile. Prestiamo poi molta attenzione alle esigenze specifiche di ogni paziente, specialmente se si tratta di bambini e dei loro tempi di adattamento.

Il nostro consiglio, comunque sia, rimane quello di portare i bambini a fare la prima visita dentistica prima dei 2 anni d’età, e di ripeterla con una certa regolarità (anche affinché si abituino allo studio e alle pratiche dentistiche, che diverranno qualcosa di sempre più naturale). Bisogna quindi fare il possibile per normalizzare la pratica della visita: un altro metodo è quello di parlare ai bambini del lavoro del dentista e degli strumenti utilizzati in studio.

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